È infantile, abusato, irritante… di chi stiamo parlando? Del Comic Sans, ovviamente. Il font più disprezzato dagli addetti ai lavori (e più amato dai profani) torna a far parlar (male) di sé.
Da oggi, infatti, scegliere il Comic Sans per una stampa non è solo una scelta discutibile dal punto di vista estetico, ma soprattutto un’azione irresponsabile sotto il profilo ambientale ed economico.
Stampare con un font Comic Sans, infatti, significa utilizzare, per l’inchiostro, il 5,74% di un normale foglio di carta (molto più di un Garamond, o di un Helvetica). Moltiplicato per molte pagine e per molte copie, si parla di addirittura di milioni di euro spesi in inchiostro.
Questa infografica realizzata da Pixartprinting, si diverte a misurare le parole e a quantificare quanto salirebbero i costi diminuendo o aumentando la grandezza di un font.
Pensateci, prima di scegliere di nuovo il Comic Sans.